Pesco Nano
1. Origini della pianta
Il Pesco Nano è una selezione del tradizionale Prunus persica, creata per offrire tutte le qualità del pesco in una forma compatta e facilmente coltivabile anche in vaso. Le origini di questa varietà risalgono a ibridazioni recenti tra peschi ornamentali e varietà produttive, ideate per il giardinaggio domestico e urbano. Oggi è molto diffuso nei giardini moderni, nei terrazzi e negli orti pensili, grazie alla sua adattabilità e bellezza.
2. Caratteristiche botaniche
Il Pesco Nano è un albero a foglia caduca che raggiunge altezze contenute tra 1,2 e 1,8 metri, con portamento compatto e ordinato. Le foglie sono allungate, verde brillante, mentre i fiori rosa intenso sbocciano precocemente in primavera, regalando una fioritura scenografica anche in vaso. I frutti sono pesche vere e proprie, dalla polpa dolce, succosa e aromatica, simili a quelli di un pesco di dimensioni standard.
3. Periodo di Fioritura
Il Pesco Nano fiorisce tra marzo e aprile, proprio come il pesco tradizionale. I frutti maturano da giugno ad agosto, a seconda della varietà, e possono essere raccolti direttamente dal balcone o dal terrazzo. Esistono varietà a polpa bianca, gialla o piatta (saturnina), ideali per chi desidera una produzione personale e continua durante l’estate.
4. Esposizione ideale
Per svilupparsi e fruttificare correttamente, il Pesco Nano ha bisogno di un’esposizione in pieno sole, con almeno 6 ore di luce diretta al giorno. Si adatta bene a terreni ben drenati, fertili e ricchi di humus, ma cresce perfettamente anche in vaso, purché profondo e con ottimo drenaggio. È una scelta perfetta per chi vive in città e vuole un frutteto in miniatura.
5. Quando e come concimare
Il Pesco Nano va concimato a fine inverno con concime organico o letame pellettato, e poi nuovamente in primavera, durante la fioritura, con fertilizzanti ricchi di potassio e fosforo. In estate, se coltivato in vaso, necessita di irrigazioni regolari e leggere concimazioni liquide, ogni 15-20 giorni. Una potatura leggera aiuta a mantenere la forma e stimola la fruttificazione.
6. Malattie ed insetti che possono attaccare la pianta
Il Pesco Nano può essere soggetto a bolla del pesco, oidio, monilia e afidi, proprio come il pesco tradizionale. La coltivazione in vaso ne facilita la gestione: una buona areazione, il controllo dell’umidità e trattamenti naturali a base di rame e propoli riducono il rischio di malattie. È importante evitare i ristagni idrici, principali responsabili di marciumi radicali.
7. Curiosità interessanti o divertenti sulla pianta
Il Pesco Nano è considerato una pianta da frutto decorativa, tanto da essere utilizzato anche nei giardini ornamentali. I suoi fiori rosa intenso lo rendono simile a un bonsai fiorito in primavera, mentre i frutti maturi aggiungono colore e sapore all’ambiente. Coltivarlo in vaso è un’esperienza educativa per bambini e adulti, e una scelta ecologica per chi desidera autosufficienza anche in città.
8. La pianta di Pesco Nano è velenosa per bambini ed animali?
No, il Pesco Nano non è velenoso. I suoi frutti sono sicuri e commestibili anche per bambini e animali domestici. Come per tutti i peschi, il nocciolo non va ingerito, perché contiene amigdalina, una sostanza che può rilasciare acido cianidrico in grandi quantità. È quindi bene rimuovere i noccioli dai frutti prima di offrirli ad animali o bambini piccoli, ma la pianta in sé è perfettamente sicura per la coltivazione in ambienti familiari.
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