Ipomea
1. Origini della pianta
Il genere Ipomoea comprende oltre 500 specie di piante rampicanti e erbacee, originarie delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe e dell’Asia. La più coltivata a scopo ornamentale è l’Ipomoea purpurea, conosciuta anche come “campanella” o “gloria del mattino”, proprio per l’abitudine dei suoi fiori di aprirsi alle prime luci del giorno. In molte culture tradizionali, l’ipomea ha avuto anche usi medicinali e rituali.
2. Caratteristiche botaniche
L’Ipomea è una pianta rampicante annuale (o perenne in climi caldi) con fusti sottili e flessibili che possono superare i 3-4 metri di lunghezza, arrampicandosi su grigliati, recinzioni e pergole. Le foglie sono cuoriformi, di colore verde brillante, mentre i fiori, a forma di imbuto, possono essere blu, viola, rosa, rossi o bianchi. I fiori si aprono al mattino e si chiudono nel pomeriggio, offrendo ogni giorno nuove fioriture.
3. Periodo di Fioritura
L’ipomea fiorisce abbondantemente da giugno a ottobre, con nuovi fiori che si susseguono quotidianamente. La fioritura è favorita dal caldo e dalla luce solare, e si arresta solo con l’arrivo del freddo. In climi miti, alcune varietà possono protrarsi fino ai primi di novembre, donando un tocco vivace e poetico al giardino.
4. Esposizione ideale
Per fiorire generosamente, l’Ipomea necessita di pieno sole: almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno. Ama i climi caldi e si adatta bene sia alla coltivazione in piena terra che in vaso. Teme il gelo e va seminata direttamente a dimora dopo l’ultima gelata primaverile. Predilige un terreno leggero, ben drenato e moderatamente fertile.
5. Quando e come concimare
Essendo una pianta vigorosa, l’Ipomea non necessita di concimazioni eccessive. Un concime equilibrato a base di fosforo e potassio può essere somministrato ogni 2-3 settimane durante la fioritura. Evitare concimi troppo ricchi di azoto, che favoriscono la crescita delle foglie a scapito dei fiori. In vaso, è importante irrigare con regolarità, lasciando asciugare leggermente il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
6. Malattie ed insetti che possono attaccare la pianta
L’Ipomea è generalmente resistente, ma può essere soggetta ad afidi, ragnetto rosso e lumache, soprattutto nelle prime fasi di crescita. In condizioni di umidità elevata o terreno scarsamente drenato può sviluppare marciumi radicali o oidio. Un buon ricambio d’aria, l’irrigazione al mattino e il controllo delle infestazioni prevengono la maggior parte dei problemi.
7. Curiosità interessanti o divertenti sulla pianta
Chiamata anche “morning glory” nei paesi anglosassoni, l’Ipomea è associata al risveglio e alla speranza, per via della sua abitudine di aprire i fiori con la luce del giorno. I fiori durano solo un giorno, ma la pianta ne produce in gran quantità, regalando un nuovo spettacolo ogni mattina. Alcune specie selvatiche dell’America centrale erano usate nei riti sciamanici per le proprietà psicoattive dei semi, ma quelle ornamentali oggi coltivate sono completamente sicure.
8. La pianta è velenosa per bambini e animali?
I fiori e le foglie dell’Ipomea non sono tossici, ma i semi possono essere lievemente tossici se ingeriti in grandi quantità, specialmente da bambini o animali domestici. Contengono alcaloidi naturali che possono causare nausea o malessere. È quindi consigliabile raccogliere i semi maturi o collocare la pianta in luoghi non facilmente accessibili a piccoli esploratori curiosi.
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