Ibiscus
1. Origini della pianta
L’Hibiscus è un genere che comprende oltre 200 specie, originarie delle regioni tropicali e subtropicali di Asia, Africa e America. La varietà più coltivata a scopo ornamentale è l’Hibiscus rosa-sinensis, noto anche come ibisco cinese, ma molto diffuso è anche l’Hibiscus syriacus, più resistente al freddo. Nell’antica cultura hawaiana, l’ibisco era simbolo di bellezza, accoglienza e vitalità, ed è tutt’oggi usato come fiore da offrire agli ospiti.
2. Caratteristiche botaniche
L’Ibiscus è un arbusto sempreverde (nelle varietà tropicali) o a foglia caduca (nelle varietà rustiche), con portamento eretto e ramificato. Raggiunge 1,5-3 metri di altezza, con foglie verde lucido e margine seghettato. I fiori, grandi e appariscenti, possono misurare fino a 15 cm di diametro, con corolla semplice o doppia, e sfoggiano una gamma di colori che va dal bianco al giallo, rosa, rosso e arancio. Ogni fiore dura solo un giorno, ma la fioritura è continua per tutta la stagione calda.
3. Periodo di Fioritura
La fioritura dell’ibisco va da maggio a ottobre, con massima intensità nei mesi estivi. Se coltivato in serra o in clima mite, l’Hibiscus rosa-sinensis può fiorire anche in inverno. Per mantenere la pianta sempre in fiore, è utile rimuovere regolarmente i fiori appassiti e garantire un’esposizione solare ottimale.
4. Esposizione ideale
L’ibisco ama il sole pieno: ha bisogno di almeno 6 ore di luce diretta al giorno per fiorire abbondantemente. Le varietà tropicali temono il freddo sotto i 10°C, quindi nei climi freddi vanno coltivate in vaso e ritirate in inverno. Le varietà rustiche, come l’Hibiscus syriacus, possono invece essere coltivate in piena terra anche in zone con inverni rigidi.
5. Quando e come concimare
Da marzo a settembre, l’ibisco va concimato ogni 10-15 giorni con un fertilizzante liquido ricco in fosforo e potassio, per favorire una fioritura continua. In primavera e fine estate, si può somministrare anche un concime a lenta cessione. L'irrigazione deve essere regolare, mantenendo il terreno umido ma mai fradicio, soprattutto in vaso.
6. Malattie ed insetti che possono attaccare la pianta
L’ibisco può essere colpito da afidi, mosca bianca, ragnetto rosso e cocciniglia, soprattutto se coltivato in ambienti secchi o poco arieggiati. Anche i marciumi radicali possono insorgere in caso di ristagni idrici. È utile controllare regolarmente la pianta, nebulizzare le foglie nei periodi caldi e trattare con prodotti naturali antiparassitari in caso di infestazione.
7. Curiosità interessanti o divertenti sulla pianta
In molte culture l’ibisco è considerato un simbolo di femminilità e bellezza effimera, poiché ogni fiore dura solo poche ore, ma viene subito sostituito da nuovi boccioli. In Polinesia viene indossato tra i capelli per indicare se si è single o impegnati. L’Hibiscus sabdariffa, invece, è usato per produrre l’infuso di karkadè, una bevanda dissetante dal colore rubino, apprezzata per le sue proprietà antiossidanti.
8. La pianta è velenosa per bambini e animali?
L’ibisco è generalmente non tossico per esseri umani e animali domestici. Alcune varietà, come l’Hibiscus rosa-sinensis, possono essere ingerite senza effetti collaterali significativi. Tuttavia, è sempre meglio evitare l’ingestione eccessiva di foglie o fiori da parte di cani o gatti, poiché in alcuni soggetti sensibili potrebbero verificarsi lievi disturbi gastrointestinali. In generale, è una pianta sicura e adatta alla convivenza con bambini e animali.
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