Platycerium
1. Origini della pianta
Il Platycerium è un genere di felci epifite originarie delle foreste tropicali e subtropicali di Africa, Asia, Australia e Sud America. Cresce naturalmente sui tronchi degli alberi, sfruttandoli come supporto senza però danneggiarli, assorbendo umidità e nutrienti dall’aria e dalla pioggia. Il nome deriva dal greco platys (largo) e keras (corno), in riferimento alla forma delle fronde principali, che ricordano imponenti corna di cervo o di alce.
2. Caratteristiche botaniche
Il Platycerium è una felce epifita dotata di due tipi distinti di fronde: quelle basali, tondeggianti e appiattite, che aderiscono al supporto e proteggono le radici; e quelle fertili, che si sviluppano verso l’esterno in forma ramificata, somiglianti a grandi corna. Le fronde fertili possono raggiungere anche 80-100 cm di lunghezza nelle varietà adulte. Le più diffuse in coltivazione sono Platycerium bifurcatum e Platycerium grande, molto apprezzate per l’effetto scultoreo e decorativo.
3. Periodo di Fioritura
Come tutte le felci, il Platycerium non produce fiori, ma si riproduce per spore. Queste si formano sulla superficie inferiore delle fronde fertili, spesso visibili sotto forma di puntini marroni o vellutati. Anche senza fioritura, la pianta mantiene un elevato valore ornamentale tutto l’anno, diventando un vero punto focale in ambienti verdi o composizioni verticali.
4. Esposizione ideale
Ama la luce diffusa e brillante, ma non il sole diretto, che potrebbe bruciare le fronde delicate. In casa, va posizionato vicino a una finestra luminosa, ma schermata. In esterno, si adatta bene in zone ombreggiate o a mezz’ombra, come sotto alberi o pergolati. Predilige temperature miti tra i 18°C e i 26°C e non tollera il freddo intenso: sotto i 10°C va ritirato al coperto.
5. Quando e come concimare
Il Platycerium va concimato ogni 4-6 settimane da primavera a fine estate, utilizzando un fertilizzante liquido per piante verdi diluito a metà dose. Essendo una felce epifita, non va interrato: si può coltivare su tavolette di legno, corteccia o in cesti sospesi, mantenendo il substrato leggermente umido e ben aerato. Le annaffiature devono essere regolari, ma senza ristagni, preferendo l’immersione o la vaporizzazione diretta delle fronde.
6. Malattie ed insetti che possono attaccare la pianta
È una pianta piuttosto resistente, ma può essere attaccata da cocciniglie o acari in ambienti troppo secchi. Un’umidità ambientale bassa può seccare i margini delle fronde. Il ristagno d’acqua, invece, può provocare marciumi radicali o la comparsa di muffe. Per mantenerla sana, è importante garantire un microclima umido e ben ventilato, ed evitare l’eccesso di concime.
7. Curiosità interessanti o divertenti sulla pianta
Il Platycerium è una delle piante più fotogeniche del mondo vegetale, usata in interni di design, installazioni artistiche e giardini verticali. In alcune culture tropicali è considerato portafortuna, e si dice protegga la casa dagli spiriti maligni. È molto apprezzato anche dagli amanti delle piante rare per la sua crescita lenta e la bellezza scultorea, simile a un’opera d’arte naturale appesa al muro.
8. La pianta è velenosa per bambini e animali?
Il Platycerium è assolutamente non tossico per bambini, cani e gatti. È quindi una scelta ideale per famiglie o ambienti frequentati da animali domestici, unendo sicurezza, eleganza e fascino botanico. La sua struttura sospesa o montata lo rende anche difficile da raggiungere per mani o zampe curiose.
Questo è un catalogo online per mostrare ai clienti i prodotti che solitamente trattiamo. Per l'effettiva disponilità contattaci p prima di venire in vivaio
Al momento non è possibile fare ordini online e non effettuiamo spedizoni con corriere in nessuna zona nazionale o estera.
E' possibile chiedere la consegna dei prodotti a cui si è interessati solo nella zona di Roma e dintorni.






ISCRIVITI AL PROGRAMMA FEDELTA'— SUL PRIMO ACQUISTO HAI IL 20% DI SCONTO